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Turku
07-12-08, 01:50
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Unione Europea: “L’IVA per SKY deve essere al 20%”

La portavoce europea per il Fisco: «A questo punto il caso è chiuso» Berlusconi: figuraccia della sinistra E Sky manda in onda il nuovo spot.

«Penso che sia giusto quello che ho fatto. Mi hanno attaccato su una cosa di cui io non ero al corrente per nulla, una cosa che apparteneva al lavoro del ministro delle Finanze». Silvio Berlusconi riposiziona così i pezzi sulla scacchiera e ribadisce che «gli attacchi strumentali» per «una precisa disposizione dell’Unione Europea» valgono ai suoi detrattori «una figuraccia enorme»: «Il modo in cui la sinistra e i giornali mi attaccano rappresenta bene il comportamento di questi signori nei confronti miei e del governo».

Dal Pd arriva la replica del capogruppo alla Camera: «È una cosa sconcertante. Mentre in tutte le democrazie del mondo si cerca una coesione - osserva Antonello Soro - in Italia il capo del governo si esprime con insulti dimostrando di non accettare le critiche. Questo è un segno di difficoltà per lui e per la democrazia italiana». Invece è Romano Prodi a rilevare che «le sollecitazioni dell’Unione Europea perchè fosse risolta l’asimmetria delle aliquote Iva per le televisioni in Italia ci furono. Una posizione assolutamente condivisible, tanto che ci impegnammo a provvedere. Ma poi non entrammo mai nel merito».

E arriva anche la voce della stessa Commissione Ue: «Ora il dossier è chiuso, visto che è stato rettificato il tiro», dice la portavoce che anticipa così la chiusura della procedura d’infrazione.

La portavoce ha confermato che nell’aprile 2007 è stato presentato un reclamo, ma non ha voluto confermare se il reclamante fosse o meno Mediaset. In Italia, secondo la portavoce, «venivano applicati due tassi Iva per la tv pay per view» spiegando che «per alcuni erano del 10 per cento e per altri del 20 per cento». «Abbiamo analizzato la situazione e in base alla direttiva gli Stati membri possono applicare un tasso Iva basso ma deve essere mantenuta la neutralità fiscale», ha aggiunto precisando che «la Commissione non prende posizione sul fatto che il tasso sia del 10 o del 20 per cento, ma non è possibile applicare due tassi diversi».

Sky intanto manda in onda un nuovo spot, ricordando che «in Italia l’Iva agevolata al 10% per i servizi televisivi è stata introdotta nel 1995 dal governo Dini, ben otto anni prima che nascesse Sky» e rinnova l’invito agli abbonati a manifestare al governo il proprio dissenso: «Se credete che la decisione di raddoppiare l’Iva sul vostro abbonamento Sky sia sbagliata, scrivete una mail a portavoce tesoro.it».